Il calore, un grosso problema per i computer:
Stiamo per andare incontro all'estate e il tuo PC potrebbe iniziare a dare segni di insofferenza al caldo, aumentando il numero di giri della ventola di raffreddamento e di conseguenza del rumore che ne deriva mentre lo utilizzi.
Il calore è da sempre nemico del tuo computer per cui dobbiamo cercare di tenere le temperature di esercizio più basse possibile; ora provo ad illustrarti quale è il meccanismo di funzionamento del tuo PC rispetto a questa problematica ... vediamo se ci riesco...
Sia il processore che i chip grafici del tuo computer possono lavorare entro range ben definiti di temperature e sono costruiti in modo da rallentare le proprie performances quando queste diventano troppo elevate; quando il sistema percepisce un innalzamento della temperatura invia degli input alle ventole di raffreddamento affinchè con la loro azione riescano ad abbassarla e se cio' non avviene innalzano il numero di giri per creare un vortice d'aria ancora più potente che possa contrastare le variazioni termiche.
Se tutto cio' non porta beneficio e i gradi continuano a salire i chip del tuo computer abbassano automaticamente la propria frequenza di elaborazione grazie ad un meccanismo difensivo che serve ad evitare un danno hardware conseguente al superamento di certe soglie limite ... ed ecco che mentre le ventole continuano a lavorare a tutta potenza facendo molto rumore il sistema, avendo diminuito la capacità di lavoro, risulta rallentato... a volte cosi rallentato che non riesci a fare niente !
Il mio pc ha davvero problemi di temperature troppo elevate ?:
Prima di farti prendere in esame qualsiasi tipo di soluzione al problema occorre che io ti dica come verificare se anche il tuo computer soffre di questa problematica e non c'è modo migliore di farlo che con un software piccolo e gratuito che puoi scaricare da internet e che ti dirà quale temperatura viene registrata nei vari componenti della tua macchina.
Il software che ti segnalo si chiama Open Hardware Monitor e lo puoi scaricare da qui:
Una volta scaricato questo piccolo programma non ha bisogno di essere installato, è sufficiente che estrai l'intero contenuto del file compresso che hai scaricato in un punto del desktop a tuo piacimento. Mentre scrivo questa guida il file compresso contiene una cartella; è sufficiente estrarla per avere a disposizione tutti i files necessari.
All'interno della cartella ti basterà lanciare il file exeguible principale (quello con .EXE) con privilegi di amministratore (importante).
Open Hardware Monitor generalmente si colloca (in base alla versione) miniaturizzato nella systray in basso a destra del tuo schermo... se cosi fosse facci doppio click sopra per mostrare la schermata principale, diversamente si sarà già aperto da solo.... ecco cosa potrai vedere.
Le sezioni che ti interessano sono quelle cerchiate in rosso ed evidenziano le temperature lette dai sensori dei processori, della scheda video, dei dischi rigidi e della scheda madre; da ultimo, cerchiato in verde, la misurazione dell'attività delle ventole della scheda video, utile per capire se stanno funzionando o meno.
E' proprio su queste temperature che devi concentrarti; valori intorno ai 70-80 gradi senza che il sistema stia facendo nulla (quindi a riposo o quasi) indicano un problema di surriscaldamento... considera che un pc senza carico di lavoro come ad esempio quando è stato appena avviato dovrebbe avere temperature intorno ai 40-45 gradi .
Considera anche che se avvii qualche processo, specialmente se pesante la temperatura monitorata si innalza subito ed è naturale; quello che conta è che tale innalzamento sia contenuto e mantenuto a bada dall'azione delle ventole e dal sistema di raffreddamento, ivi compresa quindi la pasta termica.
Sul sito abbiamo anche una videoguida dedicata all'uso di Open Hardware Monitor che ti invito a vedere per usarlo al meglio.
Le soluzioni al problema del calore:
Analizzato questo meccanismo capirai come d'estate il problema sia più che mai da considerare viste le temperature degli ambienti esterne ed interne ... ed è tanto più frequente sui notebook data la loro architettura di costruzione con spazi interni per il ricircolo dell'aria molto limitati... ma ovviamente può valere anche per i computer desktop anche se avendo dei case (involucri) molto più grandi ne risentono di meno.
Quello a cui forse non hai mai pensato però è che esiste un sistema di scambio termico dei chip di cui abbiamo parlato che col tempo può vedere deteriorata la propria capacità di funzionamento per cui si hanno tutti i sintomi descritti anche in presenza di ambienti non troppo caldi o temperature stagionali non certo elevate.
Devi sapere che tra i chip e i dissipatori di calore classici si trova un sottile strato di
pasta termica, uno speciale materiale che permette uno scambio termico ottimale dal chip che lo produce al dissipatore termico che si occupa di portarlo lontano dal computer. La pasta termica oltre a fornire un aiuto grazie ai polimeri di cui è composta e che sono in grado di garantire una elevata conduzione del calore, con la sua presenza riesce ad eliminare l'aria di intermezzo tra chip e dissipatore che crea ostacolo alla conduzione del calore.
Questa pasta dopo qualche anno e in relazione a quanto calore ha subito si deteriora, si logora e non fa più il suo lavoro, pertanto va sostituita, cosi come va sostituita ogni volta che si scollega il dissipatore dal suo chip, che si tratti di CPU (processore centrale), GPU (processore grafico) o altro.
Di per se l'operazione non sarebbe affatto complicata, se non fosse che questa pasta si trova al centro del cuore del sistema ovvero sulla scheda madre e sul processore; in un computer desktop è facile raggiungere questi componenti e spesso si tratta semplicemente di svitare 2 o 3 viti e sganciare un componente per arrivare ai chip principali ...
... ma in un notebook spesso vuol dire smontarlo completamente pezzo per pezzo e per quanto sia fattibile con un minimo di dimestichezza capisco che magari non te la senti di farlo.
Possiamo però vedere insieme il principio di cui stiamo parlando, sarai poi tu a decidere se ti vuoi cimentare in questo tentativo in base al tipo di computer che utilizzi.
Quale pasta termica scegliere:
Ti starai chiedendo...
"ma quale pasta termica devo scegliere tra le tante che ho trovato online ?"La risposta più scontata è
quella con il maggior grado di conducibilità termica.
In commercio esistono vari tipi di pasta termica che qui elenco con pregi e difetti:
- Pasta termica a base metallica - Ha dei componenti metallici al proprio interno e pertanto ha un elevato grado di conducibilità termica ma anche di conducibilità elettrica, quindi va applicata nella giusta quantità e mai in eccesso onde evitare che l'elettricità condotta vada a fare danni ai componenti della scheda madre quando la pasta è troppa e esce dalla zona del chip.
- Pasta termica a base ceramica - Ha una buona conducibilità termica anche se inferiore rispetto a quelle con base metallica ... offre però molta meno conducibilità elettrica quindi risulta più sicura.
- Pasta termica a base carbonica - Presenta della polvere di diamante o fibre di carbonio. Visti i componenti risulta tra le più costose ma offre ottime prestazioni.
- Pasta termica con metallo liquido - Contiene una lega metallica liquida a base di Gallio. Risulta molto costosa ma offre le migliori prestazioni in assoluto.
- Pad termico - Si tratta di un sorta di coperta di materiale morbido e termoconduttivo da applicare una volta ritagliato a misura. Molto usato sui notebooks sui quali l'ho trovato ogni volta che mi sono cimentato nel disassemblaggio.
- Pasta termica bicomponente - Fatta di 2 tipi di materiale che una volta uniti formano un composto molto appiccicoso. Sono usate per dissipare il calore anche di componenti come RAM o chipset. Vanno usate con cautela.
A questo punto ti chiederai ancora una volta....
"ma la migliore qual'è ?"Non c'è una pasta migliore in assoluto se non in termini di prestazioni... diciamo che bisogna vedere l'uso che ne devi fare.
Se non devi fare grandi cose da gamer professionista puoi usare una qualsiasi delle paste termiche presentate, l'importante è che la applichi nel modo giusto.
Qui ti presento alcune delle paste termiche più conosciute e apprezzate:
Arctic MX-4 : è composta da microparticelle di carbonio per cui ha un grande potere di conduzione termica e non contenendo metallo è tra le più sicure. Risulta inoltre una pasta molto durevole nel tempo con una stima che viene indicata in circa 8 anni. Raggiunge una conduzione termica di
8.5 W/mK.
- Thermalright TF8 : composta da microparticelle di carbonio raggiunge una conduttività termica di 13.8 W/mK. Viene fornita con spatola per la corretta applicazione.
- MoneyQiu HY-510 : pasta anche questa a base di carbonio quindi ottima e sicura. Viene fornita con paletta per applicazione e ditali per non sporcarsi le dita. Raggiunge una conduzione termica di 1.9 W/mK.
- Arctic Thermal Pad : presento anche questa tipologia di pad termico perchè lo ritengo molto pratico e funzionale, basta ritagliare il pezzo che ci serve secondo la grandezza del chip che deve coprire e avrai una sorta di copertina morbida che scambia calore... Il pad termico riesce a riempire gli spazi, livellando anche le superfici irregolari senza alcun problema e raggiunge una conduttività termica di 6.0 W/mK.
Come applicare la pasta termica:
La procedura che devi seguire è individuare il processore centrale (CPU) e il suo dissipatore, generalmente voluminoso con una ventola sulla sommità ben evidente.
Svita il dissipatore e toglilo controllando bene se ci sono delle leve da tirare/sganciare prima di forzare il meccanismo. Al di sotto del dissipatore troverai il processore.
Adesso, come ti mostro nella foto successiva dove si vede un processore
senza dissipatore, devi applicare una quantità pari a poco più di un
chicco di riso di pasta termica al centro della superficie visibile del
processore; a questo punto hai due possibilità.. o lasci la pasta cosi
come è al centro sfruttando la pressione del dissipatore che una volta
rimontato e avvitato farà espandere la pasta termica dal centro
verso l'esterno, oppure la spalmi delicatamente con una spatola di
plastica su tutta la superficie, stando attento a non fare uno strato
troppo spesso che potrebbe farla fuoriuscire con conseguenze che come ti
ho accennato potrebbero essere anche gravi.
La procedura va ripetuta per qualunque chip collegato ad un sistema di raffreddamento, generalmente fatto di rame. Oltre alla CPU infatti ci possono essere altre parti del computer che necessitano di dissipazione del calore, come il Chipset della scheda madre o la GPU della scheda video (integrata o meno)
Per farti capire meglio ti mostro alcune foto di un portatile cosi vedi bene cosa smontare, quali sono le parti interessate e cosa c'è sotto.
Come vedi il dissipatore in rame copre tutti i chips ma una volta tolto troverai quello che vedi nel prossimo screenshot.
Occorre ripulire tutta la pasta termica vecchia, se presente,
sia dai chip che dal dissipatore con un panno imbevuto di poco alcool giusto per facilitare la rimozione.
Quando i chip sono puliti, occorre pulire la controparte sul dissipatore di rame, in modo che entrambe le superfici che torneranno a stare in contatto combacino perfettamente.
Ti ricordo che
la quantità di pasta deve essere poca e ben applicata poichè se ne metti in eccesso o la disponi in modo non omogeneo potrebbero formarsi delle bolle d'aria che vanno ad ostacolare il processo di scambio termico; è per questo che la giusta quantità disposta al centro del chip è la cosa migliore in quanto la disposizione avverrà in automatico al momento della ricollocazione del blocco dissipatore.
Ti faccio inoltre presente che quando rimonti il blocco del dissipatore, devi cercare di farlo con un movimento verticale dall'alto verso il basso nel punto preciso dove dovrà essere bloccato,
senza cioè far scivolare le due parti una contro l'altra visto che cosi facendo anche la pasta sarebbe trascinata via dal punto dove deve stare.
Un nostro articolo che potrà aiutarti ancora di più:
Visto che in questa occasione non ho potuto fare personalmente delle foto e che quindi ho dovuto usare qualcosa di generico, ti posto il link di un'altra nostra guida in cui ti mostro come in passato ho applicato la pasta termica sul chip grafico di una mia scheda video; potrai apprezzare maggiormente i dettagli e leggere un processo lineare che anche se riguarda una scheda video è equivalente alla procedura per l'applicazione della pasta termica su qualsiasi chip... l'unica differenza è quella che ti ho già spiegato circa l'applicazione tramite strato sottile o tramite chicco di riso al centro (metodo sempre consigliato).
Sostituire la pasta termica della scheda video o di altro hardwareSoluzioni alternative:
Le soluzioni alternative al problema che ti propongo prevedono l'impiego di sistemi di raffreddamento interni o esterni.
Tra quelli interni per i pc desktop dove è possibile installare un sistema di raffreddamento
a liquido tra i tanti a disposizione.
Tra i sistemi esterni possiamo parlare principalmente di
basi di raffreddamento per computer portatili che implementano un sistema di ventole che inviano aria fredda direttamente sulla pancia del notebook, la dove cioè il tuo computer "respira" e prende l'aria nuova da far circolare al suo interno per lo scambio termico.
Il costo è piuttosto contenuto per cui è alla portata di tutti
Conclusioni:
Con questa guida spero di averti dato un'idea di come eliminare il problema del surriscaldamento del tuo PC, un problema frequente che può portare molto fastidio sia in estate che in inverno.
Adesso hai gli strumenti per provare a riparare da solo il tuo computer e credimi... con un po' di attenzione e documentazione sul tuo preciso modello non avrai problemi a svolgere il lavoro nel migliore dei modi ad un costo ridicolo.
Se ti va lascia un commento a questa guida o parlami delle tue esperienze in merito, sarò felice di darti una mano se potrò!
Alla prossima!
Stefano Ravagni