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Differenti tipi di connessione tra monitor e computer


Guida sezione Hardware

Vediamo insieme come scegliere tra connessione con cavo VGA, DVI o HDMI

freccia Data di pubblicazione: 11/02/2020
freccia Sezione: Hardware
freccia Difficoltà: MINIMA
freccia Compatibilità: Indipendente dal sistema operativo



Differenti tipi di connessione tra monitor e computer

Un argomento spesso molto sottovalutato è quello relativo al tipo di connessione che utilizziamo tra il nostro computer ed il monitor.

Si tende quasi sempre a pensare che la resa qualitativa e prestazionale di ciò che vediamo sul monitor dipenda unicamente dall'unità centrale e dalle schede in esso contenute, prima tra tutte quella video; in realtà alcune elaborazioni importanti vengono processate direttamente sul cavo di connessione o per meglio dire dal tipo di connessione utilizzata.



Connettore VGA:


Agli albori dell'informatica moderna esisteva praticamente un solo tipo di connessione conosciuto con il nome di VGA (Video Graphics Array), introdotto da IBM nel 1987 e poi superato dal VESA VGA nel 1994, che dall'anno successivo (1995) venne adottato da tutti i produttori grazie all'avvento del plug & play consentendo a chiunque di effettuare collegamenti senza bisogno di particolari conoscenze e configurazioni.

Il connettore VGA trasporta informazioni di tipo analogico ed è ormai in disuso per quanto si possa facilmente trovare ancora un gran numero di computers e monitors che dispongono di questa porta.

Ecco l'immagine del connettore VGA che tutti sicuramente conoscono.

Connettore VGA

Il cavo VGA ha sempre (o quasi) una presa maschio alla sua terminazione, mentre la presa femmina si trova sul PC/dispositivo da collegare.

Come dicevamo è un tipo di connessione ormai in disuso a causa della possibilità di interferenze trasportate assieme al segnale.




Connettore DVI:


Evoluzione del VGA, il connettore DVI può trasportare fino a 144 hz di segnale video che risulta protetto e nitido o comunque meno soggetto ai disturbi che influenzavano il VGA.

Il DVI può trasportare sia segnali analogici che digitali.

Connettore DVI

DVI non rappresenta però un solo tipo di connettore dato che esistono 3 principali categorie che elenchiamo qui di seguito:

  • DVI-D: il più utilizzato perchè può trasportare solo il segnale digitale.
  • DIV-I: può trasmettere segnale digitale ed analogico. Questa porta può essere utilizzata con un adattatore, per collegarci un monitor dotato di uscita VGA anche se questo non ne aumenta certo le prestazioni ma rappresenta una comodità nel caso in cui si cambi scheda video (priva di VGA) ma non si intende cambiare anche monitor.
  • DVI-A: può trasportare solo il segnale analogico.


Connettore DVI schema categorie

Ognuna di queste categorie si suddivide a sua volta in Single Link (SL) e Dual Link (DL).

Il Single Link supporta una risoluzione video massima di 1920×1200, mentre il Dual Link può arrivare fino a 2560×1600 e può reggere una maggior profondità di colore nonchè il refresh fino a 120hz.

Esistono limiti relativi all'utilizzo del cavo:

  • il cavo DVI digitale ha un limite che varia dai 5 ai 15 metri in base alla qualità dello stesso, superato il quale la qualità video decade.
  • è possibile collegare un'uscita DVI ad un ingresso VGA usando un cavo apposito, poiché DVI-I e DVI-A inviano entrambi segnali analogici.
  • è possibile collegare un cavo DVI-D ad un attacco DVI-I, ma non viceversa.
  • non è possibile collegare un DVI-A ad un DVI-D poiché DVI-A è solo analogico e DVI-D è digitale.

La regola generica è che i collegamenti sono possibili tra connettori che sanno trasportare lo stesso tipo di segnale.




Connettore HDMI:


L'ultima evoluzione dei connettori per monitors, riesce a trasportare unicamene segnali digitali, sia audio che video.

Lo sviluppo di HDMI è iniziato il 16 aprile 2002 e gode del supporto dei grandi produttori del cinema; quasi tutti i televisori classici odierni e monitors per PC supportano ormai questo tipo di connessione.

Connettore HDMI

Come per il DVI, anche per l'HDMI esistono delle categorie distinte:

  • HDMI senza diciture, che di base è la 1.0 o 1.2: è il cavo base che permette di vedere contenuti in FullHD (ovvero 1920 × 1080 pixel, anche espresso come 1080p, a 60 hz di refresh)
  • HDMI 1.3: supporta fino ad una risoluzione di 2560 × 1600 pixel
  • HDMI 1.4: utilizzato e necessario per la riproduzione di contenuti 3D, che lavorano ad una frequenza di 120hz
  • HDMI 2.0: è di ultimissima generazione, in grado di supportare risoluzioni Ultra HD a 4K (3840×2160 pixel).

Appare dunque chiaro che scegliere un cavo HDMI è una cosa a cui prestare attenzione e anche se per la maggior parte delle attività non si noterà una grande differenza in realtà i cavi sono diversi a seconda della versione standard adottata... e spesso lo si capisce anche da prezzi molto diversi.





Adattatori di connettori video:


Può capitare la necessità di utilizzare un cavo fatto per un certo tipo di connettore (ad esempio VGA) su una porta diversa da quella per cui è stato pensato... ad esempio su una porta DVI.

E' proprio il caso che mi è capito di recente durante un tentativo di ripristino di un PC danneggiato... portato a casa mia, mi sono ritrovato nella incresciosa situazione per la quale il computer disponeva solo di uscita DVI e HDMI mentre il mio monitor montava ancora un cavo VGA.

Cosa fare in questi casi ??

Diciamo subito che esistono connettori e convertitori di ogni sorta per svariati tipi di impieghi diversi, spesso disponibili a pochi euro ... ma non è tutto oro quel che luccica ...

Ricordiamo infatti che le trasformazioni di segnale, di qualunque tipo siano, generano spesso dei rallentamenti in termini di elaborazione della risposta o peggio interferenze, motivo per cui se non se ne ha davvero la necessità consigliamo di non convertire mai il segnale, nonostante possano come dicevamo esistere delle casistiche in cui non se ne può fare a meno.

Come regola generale diciamo che mentra la conversione da un segnale analogico ad un altro sempre analogico ma con connettore diverso è possibile con degli appositi adattatori (detti passivi) dal basso costo, la conversione di un segnale digitale in uno analogico non può essere effettuata da un convertitore passivo disponibile a pochi euro in quanto è richiesto un meccanismo attivo di tipo alimentato, che ovviamente costa molto di più ed ingombra pure parecchio.

Occorre quindi guardare e studiare bene la situazione e comperare l'adattatore solo dopo che si è certi di cosa abbiamo a disposizione e cosa vogliamo convertire.

Nel caso che è capitato a me, anzichè utilizzare un adattatore VGA/DVI ho preferito (anche perchè a mia disposizione) cambiare cavo al monitor in favore di un cavo DVI, tipo di connettore disponibile sia sul PC che sul monitor.


Conclusioni:


Abbiamo capito, con questa breve guida, che il segnale video è trasportato secondo standards differenti che possono cambiare anche di molto la qualità dell'immagine finale e che in caso di possibilità è opportuno sostituire connettori datati con cavi che utilizzano le tecnologie più moderne a disposizione sulle periferiche possedute.

Abbiamo anche visto però che ci sono svariate possibilità di interfacciamento, anche attraverso adattatori che però vanno ben studiati, pena una spesa inutile.

Alla prossima!

Stefano Ravagni



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