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Il fenomeno del sextortion e la truffa dei ricatti sessuali online


Guida sezione Sicurezza

Il sextortion è una delle frodi più subdole e pericolose presenti su internet e può colpire in vari modi; vediamo cosa fare per difendersi da questa minaccia.

freccia Data di pubblicazione: 18/10/2019
freccia Sezione: Sicurezza
freccia Difficoltà: MINIMA
freccia Compatibilità: Indipendente dal sistema operativo



Il fenomeno del sextortion e la truffa dei ricatti sessuali online


Cosa è il sextortion:


SexTortion... è questo il nome del fenomeno che da circa 2 anni terrorizza molti utenti con ricatti di tipo sessuale per presunte condotte moralmente poco accettabili del malcapitato di turno.
Il termine deriva dalla contrazione Sex + Extortion, ovvero estorsione sessuale ed è in costante aumento in tutto il mondo.

Si tratta per lo più di messaggi email in cui un fantomatico hacker sostiene di aver preso il controllo del nostro computer (o altro dispositivo) e di aver catturato immagini,video e azioni compromettenti dalla nostra telecamera e dai files rinvenuti nel nostro disco del computer ... fornendo prove più o meno verosimili minaccia l'utente di diffondere questo materiale a tutta la lista contatti della vittima se non riceverà un pagamento di TOT bitcoin entro un certo lasso di tempo.

Talvolta, come finta riprova della veridicità della minaccia, viene spedita una vecchia password come a dire "vedi ?? conosco la tua password per cui non sto mentendo, pagami subito!"... ma come dicevo si tratta di vecchie passwords ottenute dal dark web e probabilmente non più valide di cui parleremo più avanti.

La frode per email è quella che va per la maggiore ma tanti sono i metodi per mettere in atto una sextortion, primo fra tutti quello con cui il sistema è nato qualche anno fa...
due persone, generalmente un uomo e una donna, si ritrovano in chat... parlano, si conoscono... poi il discorso si fa più caldo e si passa ad un livello più erotico...
lei invita lui a mostrarsi in webcam  in maniera un po "spinta" e fa altrettanto (o almeno cosi fa credere)...
lui si fa prendere dall'eccitazione, mostra tutto se stesso e dopo poco viene ricattatato con il video appena registrato di quanto accaduto tra loro...
dall'altra parte nessuna signorina eccitante ovviamente, solo un ricattatore da chissà quale parte del mondo.

Il fenomeno non va sottovalutato in quanto come dicevo è in forte aumento ed ovviamente prende sempre più piede la via del ricatto per email giacchè inviata con sistemi automatici che spediscono migliaia di questi ricatti ogni giorno, in modo per lo più casuale ...

... non va sottovalutata in quanto può intimorire anche quelle persone che nulla hanno a che vedere con azioni sessuali o erotiche o similari in quanto è possibile ricevere simili minacce via email anche senza aver mai fatto nulla di particolare... in ogni caso la persona bersagliata si può sentire sotto un falso controllo che può spingerla ad azioni errate nel tentativo di liberarsene...
... e alla fine finisce nel gioco del phishing di cui abbiamo già parlato in un nostro recente articolo


Come difendersi dalla frode del phishing



Frequentemente i malfattori cercano di sfruttare la paura delle persone sapendo bene che farebbero di tutto per non macchiare la propria reputazione per una sciocchezza ma molto molto spesso non hanno in mano nessuna delle prove di cui parlano o se ce l'hanno (come nel caso di una registrazione video) non hanno modo ne di veicolarla ai vostri contatti ne di pubblicarla in mondo-visione, non fosse altro perchè tali contenuti verrebbero censurati dopo poco tempo o dai sistemi di controllo automatici o dopo segnalazione degli utenti stessi.

Da fonti certe come la polizia di stato si stima che le principali vittime sono gli uomini ma non mancano frequenti casi di donne raggirate. Dal 2017 il 92% è maschio di qualsiasi estrazione sociale.
A partire dal 2013 si è registrata una media di circa tre casi al giorno, con un aumento delle denunce di oltre il 500% nei tre anni successivi. La Polizia Postale e delle Comunicazioni ha dedicato a questo fenomeno un pool investigativo ad hoc sin dal 2015.
Le denunce sono aumentate dalle 225 del 2013 a 1.190 nel 2014 e poi 1.288 del 2015, per arrivare a 1.324 del 2016, mentre nel 2017 si è registrata una prima flessione, con 1.041 casi.

Un uomo sposato con figli o un medico piuttosto che un avvocato sono tra le vittime preferite dei cyber criminali che praticano truffe di Sextortion; essi studiano molto bene le vittime prima di mostrare i denti andando alla ricerca di coloro che "più hanno da perdere" e che pertanto si sentiranno più propensi a cedere al ricatto piuttosto che vedere rovinata la propria vita. Ovviamente un ottimo bersaglio sono anche gli adolescenti che per la propria giovane età e scarca esperienza emotiva si fanno prendere immediatamente dal panico e piuttosto che raccontare l'accaduto a parenti e amici preferiscono pagare.

Dal 2018 il fenomeno si è spostato moltissimo verso il sistema che utilizza email intimidatorie, molto simili tra loro, dove il succo del discorso è qualcosa del genere:"Sei nei guai, son un hacker ed ho violato il tuo sistema e cosi ho potuto vedere i siti che visiti di frequente... se non mi paghi diffonderò cio' che ho trovato ai tuoi conoscenti".
Il presunto ed autonominato hacker (primo errore in quanto gli hacker non fanno queste cose!) sostiene di aver infettato il sistema dell'utente attraverso un virus e di avere ottenuto il controllo completo del computer della vittima, asserendo inoltre di disporre cosi di tutti gli elenchi dei suo contatti.

Talvolta viene fornita una password che l'utente riconosce come realmente usata in passato, andando cosi nel panico e credendo di essere davvero fregato; in realtà, come già accennato, si tratta di vecchie passwords probabilmente non più in uso recuperate nel dark web (a pagamento) su siti che sono stati realmente violati e dai quali sono stati estratti alcuni dati reali degli utenti tra cui  passwords ed email... quindi dati veri si ma che non determinano una prova dell'attuale hackeraggio del proprio sistema.

Se questo può sembrare impossibile, basti pensare che nel 2016 sono stati immesse nel mercato nero 164.000.000 di credenziali reali rubate durante il 2012, tutte ad opera di un solo malvivente...
pensate un po se non è dunque facile che possano possedere tra le altre cose anche qualche nostra vecchia password.

Le email si fanno di giorno in giorno più precise e subdole, adducono prove più o meno dettagliate ma alla fine hanno tutte lo stesso obiettivo, quello di estorcere denaro.

Spesso contengono però errori grammaticali, presentano minacce senza prove allegate, chiedono soldi in bitcoin o altra criptovaluta per non essere rintracciati, sostengono di avere avuto le registrazioni della nostra webcam quando magari non ne possediamo nemmeno una o di averci hackerato il sistema da un sito per adulti che abbiamo visitato quando magari non ne abbiamo mai visto uno.

Come avrete capito basta avere un po di conoscenza dell'argomento e usare la testa per percepire da subito che c'è qualcosa che non va... ma spesso predomina la paura e certi dettagli vengono automaticamente omessi dalla nostra mente che in preda all'emotività non funziona più come dovrebbe.

Nella successiva infografica uno schema rappresentativo dei canali di diffusione del sextortion sulla rete...

Canali di diffusione del sextortion


Vediamo ora un esempio di una email di questo tipo che mi è giunto in questi giorni (uno dei tanti!).


***********************
Ciao!

Come avrai notato, ti ho inviato un'email dal tuo account.
Ciò significa che ho pieno accesso al tuo account.

Ti sto guardando da alcuni mesi.
Il fatto è che sei stato infettato da malware attraverso un sito per adulti che hai visitato.
Se non hai familiarità con questo, ti spiegherò.
Virus Trojan mi dà pieno accesso e controllo su un computer o altro dispositivo.
Ciò significa che posso vedere tutto sullo schermo, accendere la videocamera e il microfono, ma non ne sai nulla.

Ho anche accesso a tutti i tuoi contatti e tutta la tua corrispondenza.

Perché il tuo antivirus non ha rilevato il malware?
Risposta: il mio malware utilizza il driver, aggiorno le sue firme ogni 4 ore in modo che Il tuo antivirus era silenzioso.

Ho fatto un video che mostra come ti accontenti nella metà sinistra dello schermo, e nella metà destra vedi il video che hai guardato.
Con un clic del mouse, posso inviare questo video a tutte le tue e-mail e contatti sui social network.
Posso anche postare l'accesso a tutta la corrispondenza e ai messaggi di posta elettronica che usi.

Se vuoi impedirlo, trasferisci l'importo di 742€ al mio indirizzo bitcoin (se non sai come fare, scrivi a Google: "Compra Bitcoin").

Il mio indirizzo bitcoin (BTC Wallet) è: 14bscQz6FSjUyUgEv5NxjeKUFtY3yR1cCu

Dopo aver ricevuto il pagamento, eliminerò il video e non mi sentirai mai più.
Ti do 48 ore per pagare.
Non appena apri questa lettera, il timer funzionerà e riceverò una notifica.

Presentare un reclamo da qualche parte non ha senso perché questa email non può essere tracciata come e il mio indirizzo bitcoin.
Non commetto errori!

Se scopro di aver condiviso questo messaggio con qualcun altro, il video verrà immediatamente distribuito.

Auguri!
**********************

 

o ancora, una più generica molto diffusa:

*********************
“Ho inserito un malware su un sito di video porno e tu hai visitato questo sito web per divertirti (sai cosa intendo). Mentre guardavi i video, il tuo browser (…) mi ha fornito l’accesso al tuo schermo e anche alla tua webcam. Subito dopo, il mio software ha ottenuto tutti i tuoi contatti da Messenger, social network e dal tuo account di posta elettronica. Quindi ho creato un doppio video. La prima parte mostra il video che stavi guardando (hai un buon gusto :)), e la seconda parte mostra la registrazione della tua webcam: sì, sei proprio tu”.
*********************




Cosa fare in caso fossimo vittima di episodi di sextortion:


Una premessa importante per coloro che pensano che basti non frequentare "certi siti" o che sia necessario avere comportamenti moralmente poco accettabili per cadere in questa truffa...

... la potenziale vittima di sextortion può essere benissimo una persona che non ha legami sentimentali o di altro tipo per cui nel pieno diritto di divertirsi come vuole, quindi affermiamo da subito che può capitare a chiunque, anche a coloro che stanno semplicemente conoscendo una persona in una chat regolare e si lasciano un po andare alla passione del momento.

Ovviamente non mi riferisco affatto a situazioni illegali come chat con minorenni o quanto altro sia legalmente considerato reato.

La prima cosa da fare è ricordarsi sempre di non fornire troppi dati personali quando si parla (a vari livelli) con persone sconosciute ed in generale sarebbe il caso di proteggere la propria privacy evitando l'approccio attraverso i social networks in quanto una delle leve sfruttate dai malfattori è quella di utilizzare i vostri contatti social per diffondere eventuale materiale compromettente, fosse anche del semplice testo.

Secondariamente occorre pensare che dall'altra parte del monitor spesso non c'è nessuna signorina carina (o uomo affascinante) ma probabilmente un malvivente, chissà dove nel mondo, che ci sta ingannando per mestiere col solo fine di sborzarci del denaro.
Nelle casistiche degli ultimi anni molte squadre di persone arrestate o indagate risultavano chattare da remoti paesi dell'Africa o dell'indonesia, pertanto irraggiungibili e non rintracciabili con facilità.

Queste persone non hanno scrupoli ed una volta che è scattata la trappola in cui magari siamo caduti non si faranno problemi a maltrattarci, a dirci che non abbiamo alcuna possibilità di scampo, che ci rovineranno la vita se non faremo come dicono loro (cioè pagare un riscatto), che distribuiranno il materiale compromettente ai nostri contatti e familiari... a volte, in caso di trappola praticata su una video-chat, forniscono anche le prove della avvenuta registrazione video, cosa che mette molta paura alla vittima in quanto dimostra la veridicità della minaccia.

In caso di semplice chat potrebbero minacciare la denuncia alle autorità per pedofilia affermando che la persona dall'altra parte è minorenne; mi soffermo un attimo su questo punto... non possiamo mai sapere chi sta veramente dall'altra parte, quindi teoricamente è possibile ma molto improbabile come dicevo... ma sicuramente la minaccia fa paura e la vittima si sente accusata di un gravissimo reato che non pensava minimamente di perpetrare in quanto era convinto che l'altra persona fosse accondiscendente e maggiorenne (magari ha pure forito profili e foto false).

Portandoci ad un livello meno interattivo, ovvero nel caso in cui non ci sia stata alcuna chat o video-chat ma semplicemente l'utente avesse navigato su siti per adulti, la trappola può scattare ugualmente.
Come dicevo in apertura dell'articolo, i sistemi automatici che inviano ricatti via email tentano di colpire a caso una enorme fetta di utenza, all'interno della quale è facile che ci sia qualcuno che, senza commettere alcun reato, abbia visualizzato siti per adulti. Vedersi ricattati per delle prove che come già detto sono fasulle ma che per l'utente meno accorto possono sembrare veritiere è senza dubbio una cosa che mette ansia e apprensione, specialmente quando si ha una famiglia.



Vediamo a questo punto alcuni casi specifici che vanno per la maggiore, almeno come tipologia di aggressione della vittima:


  • Video-chat compromettente:

Se siamo vittima di un ricatto in cui qualcuno ha registrato nostri atteggiamente "spinti", la prima cosa da fare è non perdere la calma e ricordarsi quello che abbiamo detto in apertura dell'articolo, ovvero loro ci provano ma spesso non c'è una minaccia oggettiva.

Molto spesso è preferibile chiudere subito ogni contatto con l'utente, cancellarlo dai propri contatti e non rispondere nemmeno alla minaccia. Cosi facendo capiranno entro poco tempo che non siete tipi che si lasciano raggirare e che non cederete al ricatto... e visto che questi individui non hanno tempo da perdere passeranno ad impiegarlo su altre vittime più impaurite e manipolabili che dimostrano subito la propria paura.

Se si dovesse ricevere un link a riprova del presunto video, non dobbiamo cliccare mai su di esso in quanto è una prova che l'utente è andato a visualizzare e che quindi potrebbe essere impaurito.

In casi gravi dove il video cominci a girare sulla rete non rimane che rivolgersi alla polizia postale e denunciare l'accaduto. Questa decisione può essere molto molto difficile ma talvolta è l'unica via percorribile.

Per incoraggiare chi si trovasse malauguratamente in questa situazione vorrei ricordare che l'estorsione cosi come ogni genere di minaccia psicologica è un reato punito penalmente e pertanto perseguibile secondo termini di legge, per cui occorre tenere bene a mente che in questa potenziale situazione si è la vittima e non il delinquente !!!

La maggior parte dei malfattori identificati per questo genere di reato sono stati denunciati e spesso arrestati. Uno tra i tanti esempi sono i 23 arrestati dalla polizia marocchina, che avevano preso di mira anche diversi italiani.

Le indagini, svolte in Italia dalla Polizia Postale, hanno consentito di individuare i dati utilizzati dagli estorsori: nickname, nominativo o indirizzo di pagamento della somma estorta, indirizzo di posta elettronica, numero della transazione effettuata. Tutti elementi che, sommati agli accertamenti su alcuni money transfer, hanno permesso di individuare i responsabili delle estorsioni in Marocco dove, appunto, venivano incassate le somme di denaro.
Molte altre bande sono state scoperte e in taluni casi sgominate in Costa d'Avorio o nell'est europa.

  • Email di minacce da un presunto hacker:

Come dicevamo questa è la modalità attualmente più diffusa che può arrivare a chiunque e non deve suscitare paura.
Con tutta probabilità, incollando una parte del testo ricevuto su un motore di ricerca si troveranno decine di link che dimostrano come tale messaggio sia arrivato a moltissime persone e che pertanto siamo solo uno dei tanti utenti che hanno cercato di adescare... per la legge dei grandi numeri qualcuno cade nella trappola ed è proprio quello che i criminali vogliono ottenere.

  • Email personali ricevute da un fantomatico parente:

Questa è un'altra modalità utilizzata anche se in misura infinitamente minore e arriva da un presunto parente della persona con cui avete chattato.
Questa persona si presenta generalmente come il padre della signorina dicendovi che avete commesso un reato in quanto avete chattato con una minorenne e che pertanto provvederà a denunciare l'accaduto alle autorità per farvela pagare... e qui viene il bello... a meno che non insabbiate tutto quanto pagando una certa somma.

Anche in questo caso la paura può fare da padrona ... magari credevamo di chattare con una presunta e autodefinita 35 enne che ha fornito dati e foto fasulle e ci viene detto che invece non era cosi... la persona ricattata si sente in pericolo in quanto una chat può essere conservata ed usata per la denuncia di cui si parla... ma anche in questo caso occorre usare la testa... quale padre di famiglia a fronte di un presunto reato del genere proporrebbe di star zitto se paghiamo un riscatto ??? ... ed in ogni caso, siamo sempre in una condizione di ricatto ed estorsione, per cui se pur avesse le motivazioni per farlo passerebbe dalla ragione al torto mettendo in atto un reato molto grave.

In questo caso la mail suscita forte apprensione perchè essendo una minaccia personalizzata non si trova alcuna informazione in rete ed è diretta ad un indirizzo email personale che magari abbiamo utilizzato o fornito per parlare con il nostro contatto che credevamo essere una persona diversa.




Sono stato ricattato; e adesso cosa faccio ???


Qualora fossimo caduti nella trappola cerchiamo di mantenere la calma e facciamo quanto segue:

  1. Salviamo ogni testo o video che dimostri l'avvenuto ricatto, potrebbe servirci a dimostrare l'avvenuta violenza.
  2. Chiudiamo immediatamente ogni forma di contatto con i delinquenti bloccandogli la possibilità di comunicare nuovamente con noi.
  3. Cancelliamo l'account dell'estorsore dalla nostra lista e sediamoci con calma a riflettere. Spesso basta far capire al malvivente che non si è disposti a cedere al ricatto ne a continuare a parlare con loro... in questa situazione, dopo poco tempo, desisteranno e cercheranno vittime più malleabili.
  4. Ricordiamoci che in una situazione simile in cui qualcuno ci ricatta chiedendoci dei soldi per non pubblicare certi atteggiamenti che ci siamo concessi pensando ingenuamente di parlare con una persona adulta e consenziente siamo la vittima e non il delinquente!
  5. Ricordiamoci che la legge persegue questi malviventi con mezzi molto seri e che pertanto le forze di polizia rappresentano un valido alleato con cui parlare e denunciare.
  6. Ricordiamoci che potremo sempre dimostrare di essere stati in buona fede (e ovviamente dobbiamo esserlo davvero) in quanto in rete tutto è tracciabile; qualora venisse richiesto dalle autorità le chat intercorse tra noi ed il ricattatore possono essere estratte e visionate.
  7. Ricordiamoci che spesso le minacce paventate dai malfattori sono infondate in quanto non hanno alcuna prova contro di noi o non hanno la possibilità di mettere in atto tutto quello di cui ci minacciano ma semplicemente "ci provano".
  8. Casomai ci venisse in mente di pagare per insabbiare il tutto, ricordiamoci che non c'è infatti alcuna garanzia che una volta pagato il riscatto la cosa finirà li... anzi... spesso è il contrario.
  9. Parliamo con qualcuno di fidato, un amico, un genitore, un servizio online che garantisca l'anonimato ma che possa fornire immediatamente dei consigli per affrontare l'impatto emotivo di una violenza psicologica di questo genere. Qualcun altro è già passato da questa situazione e può darvi un mano ad inquadrarla meglio.
  10. Per la tipologia di aggressione perpetrata via email, ricordo come già detto nei paragrafi precedenti che si tratta quasi sicuramente di una minaccia a vuoto per cui è bene stare tranquilli e magari ricordarsi di cambiare spesso le nostre passwords.



Mai cedere al ricatto:


Tra tutte le situazioni descritte l'obiettivo è sempre il solito, ovvero estorcere del denaro sfruttando la paura e l'apprensione del malcapitato.
L'invito che facciamo, cosi come fanno le autorità, è quello di non cedere mai al ricatto in quanto tale azione darà modo al ricattatore di pensare che siamo persone timorose e che pertanto in futuro potrà provare a chiederci altri soldi facendoci entrare cosi in un loop infinito che ha già abbondantemente colpito anche nel nostro paese e che spesso porta gravissime conseguenze psicologiche ed economiche per la vittima.

Non c'è infatti alcuna garanzia che una volta pagato il riscatto la cosa finirà li... anzi... spesso è il contrario.



Consigli sempre validi:



Data la difficoltà nell'affrontare certe tematiche e vista la violenza che può suscitare una estorsione, il consiglio in caso di annebbiamento della mente è parlare con persone fidate.
Se ci si ritrova fra mille dubbi prima di agire parliamone con un amico in modo da sentire un'opinione non offuscata come la nostra in un momento di difficoltà...
... o meglio ancora con qualcuno di famiglia che grazie alla propria esperienza magari sa calmarci e farvi ragionare nel modo corretto o quantomeno prendere delle decisioni bene indirizzate.

Mai isolarsi, mai cedere al ricatto, mai darsi per spacciati, mai punirsi per quanto accaduto ma al limite rifletterci sopra affinchè non capiti più in futuro.

E' opportuno, prima di chiudere ogni contatto con il malfattore, salvare tutte le comunicazioni intercorse con esso in modo da poterle usare, eventualmente, in sede giudiziaria; dai dati principali, orari di discussione, indirizzi email o account si può risalire al proprietario per cui è bene tenere traccia di tutto quanto... se poi non dovesse servire meglio cosi.




Come evitare di cadere nella truffa:



  • Occhio ai contatti con cui accettiamo di parlare:
come diceva un vecchio adagio "non accettare mai caramelle dagli sconosciuti"... è un consiglio molto valido sulla rete dove è sempre necessario stare con le orecchie diritte e diffidare di chi ci propone situazioni molto belle ma sin troppo facili che normalmente nella vita non capitano.
Tanto per capirsi, non è cosi facile che una presunta ragazza appena conosciuta e magari bellissima cosi come ci si mostra voglia fare sesso virtuale o reale con noi, per cui dubitiamo di simili situazioni sin troppo incredibili a dir poco. Altrettanto strano dovrebbe risultare che una sconosciuta con un nome stranamente eccitante ed un profilo sin troppo sexy voglia improvvisamente conoscerci e parlare con noi...
... pertanto è bene non dare amicizia con troppa leggerezza, diffidare dalle situazioni stranamente incredibili o troppo facili o che promettono di regalarci qualcosa senza alcuna fatica.

  • Non praticare atti sessuali di fronte ad una webcam se si sta parlando con sconosciuti/e o anche persone conosciute ma delle quali non possiamo essere sicuri
il sesso virtuale può essere una pratica piacevole per alcune coppie e non stiamo qui a sindacarne la fattibilità, ma di sicuro invitiamo alla calma nelle situazioni di scarsa conoscenza. Ricordiamo che nel sextortion più classico in video-chat i delinquenti attendono di poter mettere insieme un video di atti sessuali con la faccia dell'utente cosi da avere prove veramente compromettenti da usare nel successivo ricatto a fini di estorsione.



Contatti utili:


Ricordiamo alcuni contatti sempre utili per chi volesse affrontare queste problematiche ad un livello legale:

Polizia postale : https://www.commissariatodips.it/

Polizia di stato: https://www.poliziadistato.it/

Carabinieri: https://www.carabinieri.it/


Conclusioni:

Non è mai facile affrontare simili situazioni che ripeto possono capitare anche a persone rette in quanto comunque esseri umani.

In questo articolo ho cercato di fornire più informazioni possibili ricercando fatti noti e documentati reperiti in rete su questo argomento con l'intento di fornire un aiuto iniziale a coloro che si dovessero trovare in questa spiacevole situazione.

Ho cercato anche di fornire un vademecum delle cose da non fare e di quelle da fare nella peggiore delle ipotesi ma si tratta comunque di una traccia generica su un argomento molto complesso e pericosolo che sicuramente evolverà ancora in futuro.

Come si dice spesso però occorre conoscere il nemico per poterlo affrontare e vincere; con questo articolo spero di aver fornito le conoscenze opportune per evitare di cadere in questa brutta tipologia di minaccia informatica.

Sul nostro portale possiamo offrire una consulenza gratuita ed anonima su questo argomento; ci proponiamo con tutta l'umiltà necessaria per casi difficili da trattare quindi più che altro come supporto psicologico e amichevole, per chi vorrà usufruirne.

Un saluto a tutti, alla prossima!

Stefano Ravagni


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Utente: raven - data: 18/02/2023 07:27:19
Commento: Ieri abbiamo ricevuto un commento a questo articolo con richiesta di contatto da parte di un utente... tale Alessandro (non aggiungo altro per rispetto della privacy).... se leggi ancora volevo informarti che la email che hai indicato era probabilmente errata per cui non hai ricevuto la mail per la pubblicazione del tuo commento.... contattaci privatamente o meglio tramite il forum...

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